IL SEGNALAMENTO DEL DELINQUENTE DI SALVATORE OTTOLENGHI

LO STUDIO DEI DERMATOGLIFI NEI GABINETTI ANTROPOMETRICI

  • Francesca Vannozzi Università degli Studi di Siena
  • Davide Orsini Università degli Studi di Siena
Keywords: dermatoglifi, impronte digitali, polizia scientifica, Salvatore Ottolenghi, antropometria

Abstract

https://doi.org/10.31952/amha.20.1.7

 

I dermatoglifi, essendo completamente diversi da un essere umano all’altro, segnalano la diversità umana. Per questo motivo, e per le loro caratteristiche di unicità, classificazione e inalterabilità, le creste papillari sulla punta delle dita rappresentano elementi di una sicura differenziazione tra una persona e l’altra. Di conseguenza, le impronte digitali sono molto utili nell’identificazione di un essere umano.
Salvatore Ottolenghi fu il primo ad utilizzare il sistema di impronte digitali per identificare gli individui e introdusse questo sistema nel suo “Cartellino di riconoscimento” nel 1902. Essendo sicuro della validità scientifica di questo metodo, lo considerava libero da potenziale interpretazione personale. Secondo lui “le impronte digitali, per loro natura, formano disegni speciali dalla nascita; questi non cambieranno per tutta la vita e saranno assolutamente diversi da un essere umano a un altro”. Questo metodo di identificazione delle impronte digitali fu immediatamente perfezionato da Giovanni Gasti, scelto da Salvatore Ottolenghi come suo assistente personale presso la Scuola di Polizia Scientifica. Per questo motivo, il metodo è stato chiamato “Sistema Gasti (Sistema Gasti)”. Fu usato per tutto il Novecento.

Published
2022-05-31